19 Aprile 2024
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Il punto di EDO

Confesso che, quando sabato l’arbitro ha espulso Ribery, mi sono preoccupato ed anche molto. Un po’ perché diffido sempre delle squadre in inferiorità numerica, di solito pronte a reagire emotivamente e positivamente rispetto agli avversari che, inconsciamente, sono convinti di avere la strada spianata per la vittoria. E un po’ perché immaginavo quante difficoltà avrebbe avuto il Genoa a creare occasioni da gol contro un avversario che si sarebbe chiuso, ma pronto a ripartire con i suoi palleggiatori e con un attaccante forte e potente come Vlahovic. E così è stato perché il Genoa è squadra che deve aspettare e ripartire, verticalizzando al massimo in velocità. Non ha nelle sue corde la possibilità di creare superiorità numerica perché di qualità in mezzo al campo ne ha pochina, nessuno che salti l’uomo e che sappia dettare l’ultimo passaggio.

Questa è storia che si sapeva, non lo abbiamo certo scoperto sabato. Eppure c’è chi ha criticato la squadra per il suo secondo tempo, chi ha parlato di torta (se Maresca avesse dato il sacrosanto rigore… ci sarebbe stato da ridere), chi di condizione fisica precaria.
Secondo me sono state invece le difficoltà a fare la partita la vera causa, fermo restando che un po’ di appannamento fisico generale è assolutamente normale in una squadra con tanti, troppi, ultratrentenni e pochi giovani a questa altezza della stagione e con tre mesi tirati a mille.
Poi io batto sempre sul centrocampo formato da giocatori validi presi uno per uno, ma in difficoltà tattica a giocare insieme. E qui ci sono le colpe di una società che in fase di mercato mette sempre su squadre…casuali e le affida ad allenatori altrettanto casuali. E poi li cambia quando ha l’acqua alla gola. Un classico che si ripete da anni…Cosi si scelgono giocatori adatti al 3-5-2 e li si affida a mister che prediligono il 4-4-2… Per cui poi non ci si deve stupire se Ballardini fa giocare il Genoa nell’unico modo possibile, ossia prudenza e…ripartenza. Che cosa dovrebbe fare? Poi possiamo discutere di scelte, di formazione, di cambi quanto vogliamo, ma la realtà dice che in questi mesi ha fatto un autentico miracolo.
Intanto domenica a Torino mancherà Strootman… Chi al suo posto? Io voto Rovella…

Andrea Stegani
Andrea Steganihttps://www.realtagenoana.it/2021/02/05/mio-padre-genoano/
47 anni, grafico web designer. Il Genoa è la mia malattia fin da bambino. Mi ritrovo molto in questa citazione: non amo il calcio, amo il Genoa!

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