Salerno non è mai stata la classica trasferta da fare una scampagnata e il clima che ci aspetterà sabato 2 ottobre non sarà come al solito dei migliori.
Ricordiamo il 2000/01 con il primo exploit all’Arechi del grifone con la firma di Mino Francioso. Con lo stesso punteggio il Genoa espugnò Salerno anche l’anno seguente (rete di Carparelli), interrompendo la striscia di ben 5 vittorie di fila della Salernitana di Zeman.
Nel 2002/03 i padroni di casa tornarono a far punti 2-2 il finale dopo essere stati sotto di 0-2 grazie alle reti di Mihalcea e all’ex di turno Francesco De Francesco.
Il 23 novembre 2003 il Genoa si impose per 0-1 (Marco Rossi). Nel 2004/05 brutta scoppola per il Genoa: 4-0.
Mentre l’indimenticabile e infuocato playoff d’andata del 2005/06 in Serie C1 finì 2-1, ma abbiamo ancora tutti negli occhi il rigore importantissimo di Stellini a tempo scaduto, era il 28 maggio 2006.
Ora andiamo indietro nel tempo per una partita storica che credo ben pochi di noi ricordino, ma nei libri della storia del calcio è ricordata come “la grande invasione del dopoguerra“.
Stagione 1951-52 e alla quinta giornata il Genoa è di scena a Salerno. La partita è molto combattuta e la Salernitana attacca a testa bassa ma a 12′ minuti dal termine l’arbitro concede un rigore al Genoa che segna portandosi in vantaggio. La già ai tempi caldissima tifoseria della Salernitana lancia oggetti in campo e lo invade, e questo comporta la sconfitta a tavolino per 0-2 e la squalifica del “Comunale” per due turni.