19 Aprile 2024
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Lettera aperta al popolo genoano

Cari amici genoani, sono uno di voi anzi di noi, uno di quelli che da tante generazioni segue il Grifone e sempre lo seguirà qualsiasi cosa accada. Ho deciso di scrivere questa lettera a tutti noi perché in questo momento mi sono accorto che alcuni di noi fanno fatica a capire che cosa stia succedendo alla nostra squadra del cuore e forse non accettiamo questo nuovo vento che sta facendo sventolare le bandiere rossoblù.

Il motivo per cui mi sento di dover scrivere è che, nonostante tutto compresi i 6 gol subiti a Firenze, sono fortemente convinto che la nuova proprietà stia facendo bene e stia facendo quello che in questo paese nessun club della dimensione del Genoa può permettersi di fare: una rivoluzione.

Di questo stiamo parlando: una vera e propria rivoluzione!

Siamo stati abituati per quasi 20 anni a una gestione imbarazzante e irrispettosa del patrimonio emozionale di noi tifosi attraverso operazioni folli di mercato, allenatori che andavano e venivano, giocatori venduti per far cassa e con inciuci colossali tra amici presidenti di cui non vorrei parlare adesso. Vedete io non ce l’ho nemmeno con il Preziosi dei primi anni, perché se guardiamo il percorso iniziale in rossoblù ha anche fatto abbastanza bene, salvo poi essere stato uno degli artefici di un sistema che ci ha portato davvero nel giro di pochissimo tempo a rischiare di sparire per sempre.

Il sistema Preziosi, come quello di Lotito e molti altri tra cui il simpatico ex Presidente della Sampdoria Ferrero, è stato ed è ancora la rappresentazione di un mondo vecchio basato su una logica di profitto e potere che ha incastrato ahimè anche la nostra amata città facendola diventare terra di conquista di predatori di tutti i tipi. Tant’è che vedere Marco Lanna presidente della Sampdoria mi sembra una cosa bella da rimarcare. Il sistema Preziosi dicevo, quello delle plusvalenze, delle operazioni di mercato poco chiare, delle valigette, ci ha portato dove siamo ora. E la colpa non è nemmeno tanto dei singoli calciatori, perché per come è stata imbastita a livello tecnico la squadra, viene da pensare che la salvezza oggi sia davvero un miraggio.

Quindi amici genoani, il mondo che conoscevamo e che ci faceva stare svegli fino alla fine del mercato in attesa di qualche colpo non c’è più e io dico: per fortuna! Per fortuna ora c’è un nuovo progetto, magari giovane e ingenuo su alcune scelte ma decisamente nuovo e con un modello sostenibile che ci fa guardare al futuro con il sorriso. Personalmente credo che retrocederemo, non ho speranze visto il livello tecnico della rosa e nonostante l’arrivo di Blessin come grande motivatore, ma l’idea che ci potrà almeno essere la bandiera del Genoa a sventolare ancora su Genova per tanti anni mi fa stare sereno.

Credo nel progetto di 777 Partners, credo nella filosofia con cui stanno costruendo un gruppo di lavoro giovane, competente e con entusiasmo in una città, non dimentichiamocelo, che ha due squadre in serie A e che potrebbe (forse) permettersene una. Una città dove gli sponsor privati investono un decimo di quello che investono nelle grandi città del Nord Italia. Io credo in 777 Partners perché ho sempre creduto che avere una visione fosse la strada da seguire.

Non mi importa se quest’anno retrocederemo, saremmo retrocessi comunque se non quest’anno l’anno prossimo, quel che importante è andare verso una vera e propria rifondazione che abbia a cuore in primis la tifoseria del Genoa e che riporti noi tifosi ad essere orgogliosi di tifare per una squadra che non molla mai.
Questo nostro glorioso club deve essere riportato dove merita, deve ritornare a portare tanta gente a Marassi e deve farci felici restituendoci un po’ di quell’amore che gli abbiamo sempre dimostrato anche nei momenti più bui della storia rossoblù.

W 777 Partners e la sua visione!

W il Genoa la squadra più antica d’Italia con i migliori tifosi del mondo!

Vittorio Dellacasa

Production manager genovese di livello internazionale, da oltre vent’anni realizza eventi con star della musica e dello spettacolo in tutto il mondo, genoano doc.

 

Andrea Stegani
Andrea Steganihttps://www.realtagenoana.it/2021/02/05/mio-padre-genoano/
47 anni, grafico web designer. Il Genoa è la mia malattia fin da bambino. Mi ritrovo molto in questa citazione: non amo il calcio, amo il Genoa!

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