29 Marzo 2024
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QUANDO SI DICE FRATELLO….

Come se un presentimento avesse pervaso la mia mente ed il mio corpo, alle cinque di sabato mi sono trovato a vagare senza meta per tutta la gradinata. Il mio peregrinare immerso nei pensieri che ora purtroppo posso tranquillamente definire presagi, mi ha portato da un lato ad un altro della Nord senza meta.

L’obiettivo era solo arrivare indenne al fischio d’inizio.

Non era il pensiero di perdere una partita, a quello ci siamo abituati, nemmeno l’angoscia di uscire sconfitti dal derby perché loro possono vincerne quanti ne vogliono che comunque rimangono loro.

Non so cosa stesse succedendo.

Derby ne ho visti tantissimi, sempre con grande pathos soprattutto quando ero un ragazzino; ora lo vivo con uno stato d’animo diverso. Più consapevole di chi siamo noi e di chi siano loro.

Sabato, però, già dal mattino era tutto diverso.

Non so perché. Veramente.

Mi sentivo un leone in gabbia, ferito e bisognoso di calore umano di qualcuno che condividesse il mio tribolare. Mio figlio non c’era perché giustamente era con i suoi amici.

Così, mentre camminavo ricurvo sotto il peso dei miei pensieri, nella parte di sopra, un ragazzo e poi un altro, incrociandomi mi hanno detto “posso abbracciati??” Puoi abbracciami?? Era proprio ciò che cercavo. Un abbraccio amico, un abbraccio che sapesse cosa stessi provando.

Non dovrei dirlo ma le lacrime, quelle vere, quelle genuine hanno riempito i miei occhi e solcato il cuore ancor prima che le guance ed hanno preso a scendere incontrollate.

Ero in trance e non ho potuto raccontare a quei ragazzi che si stavano “sbattendo” per far fare bella figura a tutti noi montando la coreografia, ciò che mi stava succedendo; ciò che mi avevano regalato.

Il loro cognome è sicuramente diverso dal mio ma siamo FRATELLI. Fratelli di Genoa.

Grazie ragazzi, spero possiate leggere queste righe e sapere che forse inconsapevolmente mi avete dato ciò di cui avevo bisogno.

Grazie Genoa che ci fai sentire così. Qualsiasi categoria sia; qualsiasi stadio. Potrà essere S.Siro, l’Olimpico il Braglia od il Matusa nulla cambia. Noi siamo fratelli di Genoa.

Luca Ferrari
Luca Ferrari
Luca Ferrari, che di sè dice: “Ciao a tutti, mi chiamo Luca Ferrari, sull’età sorvolerei… Sono zeneize purissimo sangue. Sono malato di Genoa, tanto da perdere il senno. Segni particolari : bellissimo….”

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