24 Aprile 2024
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La certezza – Crazy Love

Mentre stamattina alle 11.36 il suono delle campane e l’urlo delle navi ci ricordava che la ferita del ponte non si è ancora rimarginata, i nostri ragazzi erano già a Vicenza o da quelle parti sulla Serenissima, sciarpe, magliette e bandiere rossoblù, con le persone nelle auto verso il mare “son proprio pazzi i Genoani”. Sì Crazy Love.

Sul pullman o in auto, chi ascoltando musica, chi ridendo e chi dormendo, ma tutti con il Grifone nel cuore.Tutti Crazy Love.

Facendo una manata di conti i genitori di questi magnifici e fieri ragazzi erano da poco nati o stavano per nascere il 16 maggio del 1971 quando, a questo punto, i loro 1.000 nonni stavano salpando, come pirati fasciati di rossoblù, con la Caralis alla volta di Sassari per giocare contro la Torres per tornare in B.

17 anni dopo, il 19 giugno 1988, i loro genitori, stavolta sì, partivano con 2 treni alla volta di Modena per salvare la pelle e rinascere ancora e volare l’anno dopo in A col prof .

Ecco la certezza sono loro, questi ragazzi che con il DNA rossoblù, son partiti stamattina, fieri e sorridenti, per assaltare i traghetti e sostenere i colori rossoblù, colori da oggi in trasferta in diagonale. Cantare, prima, durante e dopo la partita, facendo sgranare gli occhi ai tifosi del Venezia.

Ecco la certezza, sì la certezza che non tramonteremo mai come diceva Scotto “Chi aspetta il nostro tramonto non vedrà l’alba”.
Allora per voi solo per voi ragazzi Crazy Love di Marracash.
Dove sei?
Crazy love
Dove sei?

Giulio e Giamba
Giulio e Giambahttps://genoa.music.blog/
Giulio e Giamba due ex ragazzi innamorati di Genoa da sempre. Dai nostri Nonni e dai nostri Padri che per mano ci portavano Ä u Campo, che ci raccontavano storie rossoblu, che ci hanno trasmesso l’amore per il Vecchio Balordo. Ci siamo conosciuti al lavoro, uno Cliente l’altro Fornitore, ma già dopo 15 minuti stavamo parlando di Genoa e oggi circa 30 anni dopo non esiste ancora telefonata o incontro che non inizi parlando di Genoa, succede sempre e i nostri colleghi che non hanno la fortuna di essere Genoani come noi ci lasciano soli e vanno a prendere il caffè. La prima bandiera? quadrata a scacchi rosso blu, l’emozione più forte? a Liverpool con la doppietta di Pato, la gioia più grande? il Principe che saluta con il tre sotto quelli la, il ricordo indelebile? il Capitano che esce dagli spogliatoi e corre sotto la Nord.

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