25 Aprile 2024
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Genova

DONNE

Anna, Giorgia, Giovanna,
sono figlie, sorelle, madri, donne innamorate di undici uomini in calzoncini con la maglia a quarti rossoblù.

Sono donne, che guardano smarrite la palla rotolare sul campo di Perugia.
Quella palla, rossa per dire basta alla violenza sulle donne, sembra un macigno tra i piedi dei nostri giocatori.

Hai fatto i biglietti?
Non riesco, sono a lavorare hai guardato se hanno aperto altri settori?
No, mi si blocca il telefono, e poi devono fare il sopralluogo, lo stadio non è tutto agibile.

La palla rossa rotola, ma pesa.
Pesa per ciò che ci ricorda, una violenza inaccettabile, pesa se il cuore non batte, la testa non ragiona, le gambe non rispondono.

A che ora partiamo?
Biglietti, sciarpe e bandiere!
Sul frigo dell’autogrill un Grifone su sfondo rossoblù
Lo stesso Grifone al casello, la strada è quella giusta.

Un cuore umano pesa mediamente circa trecento grammi, il pallone, anche quello rosso, un macigno sulle nostre coscienze, più o meno quattrocentocinquanta grammi.
Quanto pesa la maglietta del Genoa sulle spalle dei giocatori?
Quanto pesa la sciarpa di lana rossoblú al collo di Giorgia?
Quanto pesano le bandiere che sventolano Anna e Giovanna?

P5, un pratone di fianco al Renato Curi, duemila anime rossoblú sono li, in attesa.
Tra questi il figlio di Anna, le sue amiche, i suoi amici.
Anna, Anna, la circondano e la abbracciano.
Giovanna è al telefono con suo figlio.
Maledizione mamma, perché mi hai attaccato questa passione, trasmesso questo amore?

Anna, Giorgia, Giovanna, maledicono con amore i loro papà.
Perché mi hai attaccato questa passione, trasmesso questo amore?

Il pallone rosso rotola sempre più pesante, rotola accompagnato dagli sguardi e dai cori di Anna, Giorgia e Giovanna.
Le loro voci si mescolano a quelle degli altri duemila.
Il loro cuore, insieme al pallone rosso, alle maglie, alle sciarpe e alle bandiere è sempre più pesante.
Perché papà, sembra dire lo sguardo di Giorgia, perché questa passione, questo amore?

La radio della macchina gracchia, postpartita di una trasferta amara, le voci amiche dei ragazzi di RG riempiono l’abitacolo.
Anna, Giorgia e Giovanna, complice la stanchezza, ascoltano in silenzio.
I minuti, le ore, scivolano via insieme ai chilometri e a qualche imprecazione:
“Basta, trasferte non ne voglio piu fare!”
“Quando è la prossima?”

Perché continuiamo a trasmettere questa passione, questo amore?
Maledizione, perché?
Non è finita, non è mai finita, non finirà mai!
Forza Genoa!

Alberto Scotto
Alberto Scotto
Alberto Scotto nato e cresciuto a Marassi, vive e lavora nei Caruggi. Insieme alla passione e all'amore per la lettura, per la vita all'aria aperta, per la socialità, per la sua compagna di vita e i tre grifoncini che le svolazzano intorno coltiva, irrimediabilmente, la passione e l'amore per il dannato vecchio CFC. "Il Genoa è l'irrazionale a cui abbandonarsi e lasciarsi trasportare"

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