28 Marzo 2024
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UNA SCONFITTA MENO AMARA

So che il titolo, ma soprattutto il contenuto di questo pezzo sarà divisorio.

Da una parte chi, come me, vede il bicchiere mezzo (io a dire il vero trequarti) pieno e chi lo vede mezzo vuoto.

Parliamoci chiaro, perdere non fa piacere a nessuno. Su questo non ci piove; tuttavia, credo sia necessario leggere tra le pieghe della sconfitta.

Quella di ieri sera è di quelle più leggere. Di quelle che se valutate bene possono portare un pensiero positivo.

Il pensiero positivo è portato dal gioco della squadra, dall’interpretazione della gara, dalla naturalezza con la quale si varia il modulo, dalla prestazione di alcuni singoli, Vogliacco su tutti, ma anche coda e Sturaro, per esempio.

Spunti su cui ragionare.

La gara ci racconta di un gioco fluido, organizzato e senza inutili fronzoli dove tutti sanno fare la propria parte.

L’interpretazione positiva e “camaleontica” che ha garantito una gara senza grossi patemi dove persino i piazzati degli avversari sono stati gestiti molto bene.

Anche il variare del modulo, ieri si è giocato a tre dietro, può risultare un’arma preziosa sia a gara in corso che dall’inizio.

La gara di ieri parrebbe averci restituito un Coda in buona forma, che accorcia, gioca per la squadra, tiene la palla. Insomma, un giocatore che parrebbe ritrovato o comunque sulla buona strada per esserlo. Se poi dobbiamo dirla tutta, la prestazione gigantesca di Vogliacco, non solo ha riempito gli occhi, ma ha anche fatto capire come in difesa, con l’arrivo del giovanotto Matturro, se anche non arrivasse nessuno, possa considerarsi affidabile.

Detto ciò, i più esigenti, chiamiamoli così, potrebbero dirmi senza tema di smentita che la gara la si è persa e che ci sono anche cose che non sono andate.

Vero, tutto vero, ed infatti cose da migliorare ce ne sono. In primo luogo serve una (o forse due se uscissero in due) seconda punta che sappia sfruttare il gioco di Coda, che sia veloce e capace di tirare in porta.

Ecco, il tiro in porta è una delle cose che si devono necessariamente migliorare. Sia nel provarlo, senza voler per forza entrare in porta con il pallone, sia nel centrarlo.

A mio avviso, poi, manca anche un regista, preferibilmente ad una mezz’ala d’inserimento. Badelij è forse, unitamente ad Yalcin e Czyborra, il calciatore che meno si è messo in mostra ieri sera. Il gioco ne risente perché Strootman, spesso impiegato in quel ruolo, non è assolutamente un regista.

Anche a sinistra, sperando che il tedeschino trovi estimatori, farei qualcosa in quanto non si può pensare di fare tutto il girone di ritorno con il solo Criscito.

Ecco, questo è quanto mi porto dietro dalla serata di ieri e da una sconfitta che mai come ora ha portato segnali positivi. Sui quali lavorare (tecnico e soprattutto società) ma comunque segnali positivi.

ferra

Luca Ferrari
Luca Ferrari
Luca Ferrari, che di sè dice: “Ciao a tutti, mi chiamo Luca Ferrari, sull’età sorvolerei… Sono zeneize purissimo sangue. Sono malato di Genoa, tanto da perdere il senno. Segni particolari : bellissimo….”

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