Giunti a questo punto non so se sia più difficile salvarsi o far capire ai genoani tutti che siamo davanti ad un cambiamento epocale della storia del Genoa. Un po’ come passare dal Medioevo all’era di Internet in uno spazio di tempo brevissimo. Perché stiamo vivendo proprio una situazione di questo genere e obiettivamente è molto difficile essere pronti a capirne tutti i risvolti in breve tempo.
Ragioniamo. Quando ci sono stati cambi di società nel passato, e io qualcuno l’ho vissuto, il nuovo mai ha parlato di “internazionalizzare” il Genoa, ha mai parlato di una rivoluzione totale della visione societaria, ha mai parlato di voler entrare nel tessuto cittadino e di incidere anche su Genova, ha mai messo ai vertici un personaggio di statura mondiale nel suo campo, genovese e genoano.
È chiaro che, al momento, siamo, per forza di cose alla prima fase del progetto e che ci vorrà tempo per avere risultati, ma intanto nessuno ci aveva mai detto certe cose in passato…
Siamo pronti per capire questa rivoluzione? Ebbene, dobbiamo entrare in questa logica e non cominciare a mugugnare senza senso e senza motivo. Lasciamo perdere Preziosi e Ballardini, che fanno parte del più bieco passato, concentriamoci su questa salvezza da conquistare assolutamente malgrado i danni fatti dai due personaggi in questione, ma abbiamo ben presente che davanti abbiamo un futuro molto diverso. E che nulla sarà più come prima, in ogni caso…
P.S. la tentazione di uscire da fb con tutto quello che si legge è fortissima…non credevo che ci potessero essere genoani che pensino e scrivano certe cose