Se da un punto di vista metereologico siamo difronte ad una delle estati più calde e siccitose degli ultimi anni, ieri a Genova è piovuto tanto.
Tuoni, fulmini saette e sorpresa.
Eh, si, perché se i tuoni per Aramu e Puscas erano attesi, e, soprattutto quelli per Aramu sospirati, quelli per il ritorno di Kevin Strootman assolutamente insperati.
Vi confesso che in prima battuta il ritorno dell’olandese mi ha lasciato un retrogusto amaro.
Una sensazione di deja vu vuota e senza un senso logico.
Un calciatore avanti nell’età che ha giocato poco e male nella scorsa stagione, il cui rendimento è stato limitato anche dagli infortuni, mi lasciava perplesso.
Per carità le qualità non erano certo in discussione, il suo vissuto sportivo nemmeno, ma la fotografia era offuscata dal recente passato.
Questi primi momenti di smarrimento hanno lasciato da (quasi) subito spazio prima ad un sentimento di speranza e poi ad una visione nitida di come la “lavatrice” laverà i molti palloni che transiteranno per la mediana rossoblù e quindi di come Kevin potrà rendersi utile.
Le parole pronunciate dal calciatore ed una serie di retroscena succosi, hanno poi fatto il resto.
Così ho potuto godermi appieno la pioggia copiosa.
Ora siamo in attesa degli ultimi due colpi che andranno a completare la rosa.
Attendiamo fiduciosi e muniamoci di ombrello…