30 Aprile 2024
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La condizione naturale del tifoso di calcio è l’amara delusione

“La condizione naturale del tifoso di calcio è l’amara delusione, indipendentemente dal risultato” Nick Hornby, Febbre a 90′, 1997

“Marzo 1980 il Genoa stava trascorrendo l’ennesima stagione in serie cadetta …le maglie erano dall’uno all’undici …i contropiedi erano “cuntrupe” e non ripartenze ….esistevano il libero e i due marcatori….
E uno dei due marcatori era quello che è …da sempre …stato il mio unico idolo calcistico (Maradona escluso …ma ahimè non ha mai indossato la nostra maglia) ….Fabrizio Gorin ….io e papà ci eravamo avventurati in quel di S.Olcese per seguire la preparazione dei ragazzi per LA PARTITA…il derby …l’aria invernale non aveva lasciato ancora spazio al tepore primaverile e lassù faceva freddino …ma i cuori erano caldi e le vene ribollivano di passione ….avevo quattordici anni …lo vidi entrare il biondo guerriero …sguardo fiero e fisico statuario ….era un Grifone
.. era il simbolo del Grifone ….grinta passione lotta cattiveria agonistica ma lealtà sportiva …questo era Fabrizio ….papà.. che lo conosceva… lo chiama per salutarlo ….Gorin si avvicina e io “Fabri domenica ad Alviero gli devi far mangiare l’erba di Marassi” lui “l’ho già detto e lo ripeto domenica faccio gol…promesso ” ….e lo disse con quegli occhi che sembravano due fessure …all’andata tra i due furono storie tese e si parlò anche di uno sputo di Chiorri nel tunnel degli spogliatoi …

Domenica …la partita ….pronti via e il biondo TIMBRA ! ….corre impazzito verso la Nord e io nel mio immaginario di adolescente ebbi quasi l’impressione che volesse cercarmi per ricordarmi la promessa mantenuta…naturalmente non era così …ma a me piaceva pensarlo …il gol di Gorin non bastò a farci vincere quel derby ….ma fu una delle emozioni sportive più forti che provai in vita mia ….

Per vedere il grifone vincente in un derby in serie A dovetti aspettare per oltre dieci anni un brasiliano che tirava da lontano ….ma in quegli anni mai mi sognai di abbandonare per quanto fosse stata ingloriosa la prestazione..la mia gradinata ….anzi volevo rimanere lì a guardarli esultare fino a che l’ultimo di loro non se ne fosse andato e insieme a me c’erano centinaia di fratelli fieri indomiti e orgogliosi dei propri colori ….primi ad arrivare e ultimi a lasciare il tempio …nonostante tutto perché l’ospite va sempre accompagnato alla porta ….Sergio che ci guardava dai parterre e un popolo che non si è arreso mai ….custodi di una leggenda …protettori di un mito …..in marcia guardando quella stella del Nord così lontana e così intensamente vicina …un muro di grifoni a proteggere il Nido finché QUEL giorno arriverà.

In tanti ti hanno raggiunto mio capitano ….state diventando una cazzo di armata invincibile lassù …un bacio nel vento al mio terzo anello!

Lore benve

Andrea Stegani
Andrea Steganihttps://www.realtagenoana.it/2021/02/05/mio-padre-genoano/
47 anni, grafico web designer. Il Genoa è la mia malattia fin da bambino. Mi ritrovo molto in questa citazione: non amo il calcio, amo il Genoa!

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