Chi mi conosce e mi legge sa benissimo cosa ne pensi della società Genoa intesa come proprietà attuale, e come vorrei che avvenisse un passaggio oggi stesso. Ciononostante credo col tempo di esser diventato più pragmatico rendendomi conto di come sia difficile , nel calcio odierno ,da un lato predisporre una contestazione efficace e dall’altro andare ad un muro contro muro sterile ed infruttuoso. Arrivo addirittura a pensare che la rottura insanabile sia nient’altro che un lasciapassare per una gestione che va avanti per la sua strada senza tener minimamente conto dell’opinione dei tifosi.
Occorre a mio avviso recuperare un rapporto con la proprietà…esigere in qualche modo un confronto civile , non per mettere paletti a chi alla fine “paga” (è amaro ma è la verità) ma per ricevere quantomeno un minimo di ragguaglio su cosa si intende fare negli anni a venire. Nelle altre piazze questa cosa esiste, non sono certo i tifosi a dettare una linea, ma gli vengono comunque date delle spiegazioni e delle linee guida circa le intenzioni della proprietà. Secondo me chiedendo un confronto , oltretutto..civile e garbato come tifoseria, si potrebbe mettere la stampa di fronte all’obbligo di trattare dell’argomento… vuoi vendere e non ci riesci ? Benissimo…però detieni il pacchetto..per cui cosa si intende fare? il consolidamento è auspicabile? I bilanci lo consentono? Insomma io credo che certe domande siano ineludibili se esiste un confronto.
Viceversa se il confronto non c’è andiamo nel suo “caruggio”…..detta in soldoni : facendo l’offeso e restando “distanti” poi non ti debbo nemmeno spiegazioni…non so se ho reso l’idea. Secondo me un cambio di strategia è necessario, ed è auspicabile soprattutto per capire il futuro del nostro Genoa.
Repetto