19 Aprile 2024
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Genova

I DUBBI

Di
Maurito Boselli

Gira e rigira, nell’analizzare questo calvario senza fine, si ritorna sempre lì: all’assunzione di Shevchenko, nome di prestigio, che poneva immediatamente il Genoa al centro della scena, benché privo di esperienza a livello di club, avvenuta prima della nomina di un Direttore Sportivo, prassi consolidata nel calcio a tutti i livelli. Questo il peccato originale da cui discende tutto.
I 777, probabilmente, non pensavano di doversi occupare subito della squadra, tantomeno di dover cambiare allenatore, così si sono fatti prendere dall’entusiasmo tipico dei neofiti, con una scelta di grande richiamo mediatico, ma che senza il supporto di una guida tecnica superiore con cui interloquire, ha generato lo sconquasso.
E ancora: come mai, stando ai si dice, si è fatto marcia indietro su Sabatini, che sembrava avere feeling con l’ ucraino, per virare su un nome come Spors che, per forma mentale e metodologia di lavoro, non pareva adatto a gestire una situazione di emergenza come la nostra, ma soprattutto era anni luce lontano da Shevchenko?
Tanto più, che il dietrofront su Sabatini ha coinciso col definitivo accantonamento di Preziosi, sia nelle vesti di consigliere che in quelle già esplicitate di intrattenitore dei rapporti con la lega. Non che i genoani morissero dalla voglia di ritrovarselo ancora a mezzo, ma è lecito pensare che forse, ancora per questa fase, i suoi rapporti sarebbero serviti, così come le trame di Sabatini nel sistema calcio italiano.
Alla luce di come è stata gestita la fase dal pareggio contro l’ Atalanta ad oggi, sono domande che attanagliano i pensieri di ogni genoano.
Certo, come possiamo ben vedere, il mercato di gennaio, in tempo di Covid per giunta, è una giungla nella quale è difficilissimo muoversi, tuttavia ci si era lasciati, prima di Natale, con la certezza che ai primissimi di gennaio ci sarebbero stati, già belli e pronti, almeno 4 acquisti di peso. Bene l’ aver preso subito Hefti, ruolo scoperto, tanto più se si voleva passare a 4 dietro, ma oggettivamente e oltre ogni ragionevole dubbio, qualsiasi persona normodotata si sarebbe aspettata un paio di mezzeali pronte per la sfida con lo Spezia.
Viene difficile credere che uno come Spors, che vede e conosce calciatori pure in Nepal, non si sia accorto già dal derby, che con questo centrocampo il Genoa non è in grado di vincere con nessuno, ma proprio nessuno. E viene ancor più difficile pensare che non avesse per le mani un paio di olandesi, svedesi, tedeschi, norvegesi pronti alla bisogna, magari sconosciuti, ma di sicuro impatto.
Siamo quasi al 20 di gennaio e il Genoa continua a scendere in campo con Badelj, Sturaro e Galdames.
Non voglio muovere critiche eccessive, però francamente è dura comprendere la strategia operativa di Spors nell’immediato.
Siamo già oltre il tempo massimo, la data da segnare in rosso era il 9 gennaio. Vero che Sheva c’ ha messo del suo con scelte incomprensibili (Hefti in panca, Yeboah in tribuna), ma è altrettanto innegabile che le priorità fossero altre e risapute da tempo.
Nessuno mette in dubbio le buone intenzioni dei 777, al loro progetto a medio lungo termine di un grande Genoa, almeno finché i fatti non faranno pensare il contrario ed è evidente che un’ eventuale retrocessione sarebbe da mettere in conto principalmente a chi ci ha stuprato per anni e anni, ma le domande di cui sopra hanno bisogno di avere risposte.
Per proseguire con fiducia.

Maurito Boselli

Luca Merlo
Luca Merlo
Luca Merlo 49 anni Fiero di Essere Genoano Nato e cresciuto a Sampierdarena Motivo in Piu per Tifare contro quelli la....

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