Bene, abbiamo perso un derby, probabilmente nel modo peggiore della nostra storia. E allora?
Bene, al 95° la sorte ci regala un rigore, lo tira il nostro rigorista, una bandiera del Genoa, rientrato dopo molte giornate fuori, sotto la nord. E lo sbaglia. E allora?
Lamentarsi, piangere, disunirsi, recriminare serve a qualcosa? Avvicina alle soluzioni? Rende felici?
Le parole chiave per guidarci ora credo potrebbero essere queste:
1. Lucidità: c’è una percentuale diversa da zero di salvarci. Approfittiamone.
2. Orgoglio: mancano 3 partite, finiamo a testa alta, tirando ancora una volta fuori tutto. Poi nessun rimpianto.
3. Riconoscimento: questi giocatori e questo mister hanno dato il massimo anche se, essendo umani, hanno fatto errori e forse non centreranno l’obiettivo. Rispettiamoli.
4. Compattezza: il risultato migliore di questo “campionato nel campionato” che abbiamo vissuto è l’unità di squadra, società e tifoseria. Preserviamo questo valore per il futuro.
5. Coerenza: abbiamo detto che il nuovo corso era già un risultato enorme, e ci bastava a prescindere dal risultato. Ricordiamocene.
Teniamolo a mente: siamo Grifoni, ci fermiamo solo quando siamo morti ma da moribondi continuiamo a lottare.
E una volta morti, risorgiamo.
Forza Genoa
Giulio Pontiggia