15 Maggio 2024
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HomeEditoriale di FerrariCONSAPEVOLEZZA E RETROGUSTO

CONSAPEVOLEZZA E RETROGUSTO

Il giorno dopo lascia alcune sensazioni diametralmente opposte.
Soddisfazione per il punto guadagnato, consapevolezza sul fatto che la strada sia ancora lunga e lastricata di ostacoli e retrogusto amaro.
Parto dalla soddisfazione per il punto.
Gare come quella di ieri, obiettivamente poco e mal giocate, spesso si perdono. Il fatto di aver portato a casa un pari contro una delle squadre più in forma del momento, regala un poco di ossigeno alla classifica che comunque continua a vederci arbitri ed artefici del nostro proprio destino.
Non è un problema ammettere che i friulani siano più squadra.
Quadrati, attenti, fisicamente tosti, con una buona idea di calcio e maledettamente pratici.
Leggendo il loro line up, ai più può sembrare che l’unico calciatore importante sia De Paul. Dietro quell’argentino completo, ci sono buoni comprimari che rendono granitico il complesso ben diretto dal quel signore che risponde al nome di Luca Gotti.
Certo non è il Real, quello vero, ma squadra quadrata che sta vivendo adesso, ma guarda un po’, il suo momento di massimo splendore stagionale.
Non da ieri, ai più pratici e poco sognatori, è terribilmente chiaro che la salvezza, che a mio avviso si raggiungerà, non sia scontata.
Quando si leggono certi commenti ingiustificatamente molto improntati all’ottimismo e poco al realismo, rimango basito.
Per carità rispetto il pensiero di tutti, ma spesso sono in disaccordo.
Vorrei che mi fosse spiegato a quale titolo ieri si sarebbe dovuto vincere, così come vorrei che mi fosse reso noto per quale ragione le prossime due contro Parma e Fiorentina siano gare da vincere senza se e ma.
Logicamente una delle due reputo anche io sia da vincere; non per una questione di vita o morte calcistica, ma per importanza di mettere ulteriore margine sulle inseguitrici, si.
Vi dico anche, però, che non sarà certo semplice o automatico.
Addirittura penso che se giocheremo come si è fatto ieri, sarebbero oro colato tre punti in due gare.
I ragazzi e Ballardini, dopo un periodo che definirei da Re Mida, stanno attraversando un involuzione non di gioco ma di risultato.
Il gioco, quello propriamente detto, non l’ho mai visto. Ho visto fare punti da una squadra affamata alla disperata, anche perché per un certo periodo si era proprio disperati, ricerca di punti. Che sono arrivati, puntuali necessari, ma anche un poco illusori.
L’illusione che porta oggi ad una consapevolezza che forse era stata sostituita dal sogno.
In ultimo il retrogusto amaro.
Questa affermazione potrebbe essere intesa come una contraddizione in termini rispetto a quanto scritto fino ad ora.
Invece no. Retrogusto amaro per quei tre minuti di recupero dove, un po’ la poca concentrazione dei bianconeri, un po’ quel senso di improvvisazione che si è impadronito di Zajc e Beherami, ci avrebbe poututo condurre ad una vittoria non troppo meritata.
Soprattutto lo slalom gigante senza saltare alcuna porta di Miha, ci ha illuso. L’inforcata finale è stato un colpo basso.
Dallo stadio non riuscivo a capire perché non si esultasse per il gol dello sloveno, tanta era la certezza che quel pallone avrebbe terminato la sua corsa nel sacco.
Ecco, queste due maledette occasioni lasciano questo retrogusto.
Amaro, greve.
Perché in fondo sarebbe bastato avere un’altra maglia e con quelle due occasioni si sarebbero fatti tre gol.
Questione di colori.
Ma io mi tengo gelosamente ed orgogliosamente i miei.
Buona domenica amici.
Sarà lunga, ma arriveremo all’obiettivo.
Luca Ferrari

Luca Ferrari
Luca Ferrari
Luca Ferrari, che di sè dice: “Ciao a tutti, mi chiamo Luca Ferrari, sull’età sorvolerei… Sono zeneize purissimo sangue. Sono malato di Genoa, tanto da perdere il senno. Segni particolari : bellissimo….”

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