Cominciamo subito salutando i nostri ospiti delegazionisti che da sempre, ma soprattutto ultimamente, visitano le pagine di questo sito e diciamo loro che il titolo è volutamente iperbolico ma rappresenta lo stato d’animo che ognuno di noi, con sfumature e sogni differenti, sta vivendo. Ecco, vivendo. Il primo pensiero va a chi avrebbe voluto vivere questi momenti ma non ne ha avuto la possibilità. Un abbraccio a loro che dal terzo anello vedono e gustano il mornento. Un pensiero va a questi nuovi signori. Come ho più volte già avuto modo di dire, non conoscendoli e non sapendo cosa ci sia nei loro piani di business, non posso esprimere un giudizio. Certo che se il buongiorno si vede dal mattino sono tanta roba. Non parlo dei biglietti gratis per stasera, o comunque non solo. Parlo dell’impatto, anche mediatico, che pur nella sua semplicità determina una netta linea divisoria tra il presente ed il passato. Marketing e comunicazione vanno di pari passo e questi signori, avvezzi al m\\odo di comunicare proprio di questi tempi, sanno il fatto loro. Certe dichiarazioni dette e non dette, frasi che suonano come veri e propri inni alla gioia per le orecchie dei tifosi, sono lo zucchero che finalmente il popolo rossoblù assapora. Certo, nessuno di noi, nessuno che non abbia una sconfinata fantasia o un senso del futuribile molto sviluppato, pensa veramente ad appuntare iI simbolo a punte sulla maglia. Almeno pubblicamente, perché nei sogni e nei cuori di molti, se non di tutti, il sogno alberga da sempre. Il pudore, la razionalità e l’intelletto, però, lo spingono in basso con fatica, come con fatica un bimbo governa un palloncino gonfiato con elio. Lui, il sogno, cerca sempre di emergere, ma viene volutamente e responsabilmente represso. Ecco questo verbo, così tanto brutto nella sua onomatopeica dizione, rappresenta quanto vissuto fino ad ora da molti. Chiariamo subito che non si trattava di essere repressi verso qualcuno, men che meno verso il quarto della popolazione genovese, ma il verbo represso stava a significare lo stato in cui versavano i nostri sogni. Ora è diverso, le fantasie sono tornate e sono tante. La volontà di vedere volare il Grifone verso i lidi che più gli competono per storia e tradizione sono nuovamente vicino alla realizzazione. Sarà lunga e dura, un po’ come il momento che stanno ora vivendo coloro che da sempre, ma senza ragione alcuna, si sentono superiori. Sarà lunga e dura, ma sarà. E comincia proprio da stasera, l’appuntamento, è all’ora di gala, all’ora del gran ballo. Al momento più bello, il più sognato degli ultimi anni. Con la testa tra le stell(a) ben consapevoli di vivere a nuova realtà.
Come direbbero in Spagna.. Vamos Genoa a Disfrutar.
Luca Ferrari