Non ci sono parole per descrivere lo stadio ieri sera.
Più di ventiseimila cuori e più di cinquantaduemila mani che battevano all’unisono.
Un emozione clamorosa, l’affetto che il nostro popolo sa regalare.
Nell’anno della retrocessione mi sarei aspettato affetto per la “liberazione” conseguita, ed attaccamento per il “terribile” risultato sportivo, ma non una tale e smisurata dimostrazione di Amore.
Uno stadio che ha accompagnato per tutti i novantacinque minuti i ragazzi sul campo.
E più il tempo trascorreva, più le speranze diminuivano, il ruggito del Ferraris aumentava.
Siamo un popolo strano!
Da studiare.
Follemente innamorati dei nostri colori.
Un popolo che sa essere veramente quel qualcosa in più.
E ieri sera lo si è dimostrato.
Una volta per sempre.
Grazie a tutti.
L’aspetto tecnico, a mio avviso, è solo la cornice.
Il quadro lo fanno i cuori e le mani di ognuno di noi…
Grazie ragazzi e Forza Genoa..