Alzi la mano, io ne sto alzando due, chi vedendo Radovanovic centrale di una derelitta e perforata difesa a tre, quella sera a Spezia, non abbia imprecato contro il mister.
Alzi la mano, ed io ne alzo tre, chi non abbia criticato Ivan, sempre. Forse anche oltre i suoi demeriti.
E lui? Nulla.
Mai una polemica, mai un atteggiamento scomposto.
Quando i vari mister lo chiamavamo in campo, rispondeva sempre: “presente!!”
Le prestazioni non sono mai state eccelse, ma erano pregne di dedizione ed impegno.
Fino a quella, sera, alba del Ballardini quarter, quando il mister ha deciso il suo futuro ruolo. Che poi a ben vedere sarebbe dovuto essere suo sin dal principio.
Centrale di una difesa che ora, anche grazie al soldato Rado, funziona. E bene.
Non sarà Nesta e nemmeno Beckenbauer, sarà sempre Ivan Radovanovic ma a noi che abbiamo imparato a conoscerlo e forse a volergli bene, piace così.
Soldato speciale di una armata che fu Brancaleone e che ora non lo è più.
Anche grazie ai suoi silenzi ed alle mancate polemiche.
Uomo vero Ivan Radovanovic
