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24 maggio 1981 Francesco Boito è un gigante: auguri!

Il Genoa incontra il Cesena. Quella domenica del 24 maggio, 5 giornate alla fine. Il Milan comanda a 46 punti, il Cesena ne ha 42, la Lazio 41, noi 39 e i cugini 37.
Il Genoa incontra il Cesena e la Sampdoria la Lazio a Roma. Vado nella Fossa, in testa ho la canzone “Sarà perché ti amo” dei Ricchi e Poveri, il sindaco di Genova è il super genoano Fulvio Cerofolini, probabilmente presente allo stadio.
E’ una partita difficile perché il Cesena è un’ottima squadra ed è guidata da quel Bagnoli che poi ci porterà anni dopo in Europa.
Lo stadio è pieno, ricordo di essere andato allo stadio ore prima, tamburi, Scotto e Carmagnola a ritmare come due provetti direttori d’orchestra.
Un Genoa che preme, ma non riesce. La sorpresa è che al posto di Boito gioca Somma per la prima volta dal 1’ minuto. Rischiamo grosso, ma Martina respinge di piedi su di un colpo di testa ravvicinato.
La Nord spinge. Esce Somma ed entra Boito, il gemello di Roby Russo. Cross da trequarti da parte di Claudio Sala. Francesco, il più basso di tutti, ruba il tempo ai difensori e colpisce di testa. La parabola si insacca morbida nella rete.
Il Boato del L. Ferraris dirà mia mamma di averlo sentito in cima di via Torti.
Il Genoa vince, ma il bello è che i cugini erano appena passati a Roma. Così il Genoa raggiungeva la Lazio a 41 e si portava ad una lunghezza dal Cesena. Per la prima volta il Genoa era in zona promozione, che poi arrivò grazie ad una strepitosa cavalcata finale con l’epico esodo di 15000 tifosi a Bergamo.
Grazie Francesco
Francesco Boito
Giulio e Giamba
Giulio e Giambahttps://genoa.music.blog/
Giulio e Giamba due ex ragazzi innamorati di Genoa da sempre. Dai nostri Nonni e dai nostri Padri che per mano ci portavano Ä u Campo, che ci raccontavano storie rossoblu, che ci hanno trasmesso l’amore per il Vecchio Balordo. Ci siamo conosciuti al lavoro, uno Cliente l’altro Fornitore, ma già dopo 15 minuti stavamo parlando di Genoa e oggi circa 30 anni dopo non esiste ancora telefonata o incontro che non inizi parlando di Genoa, succede sempre e i nostri colleghi che non hanno la fortuna di essere Genoani come noi ci lasciano soli e vanno a prendere il caffè. La prima bandiera? quadrata a scacchi rosso blu, l’emozione più forte? a Liverpool con la doppietta di Pato, la gioia più grande? il Principe che saluta con il tre sotto quelli la, il ricordo indelebile? il Capitano che esce dagli spogliatoi e corre sotto la Nord.

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